Ristorante Pizzeria PALMA a Zoldo Alto

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STORIA

Cenni storici a cura del Maestro ANGELO FATTOR.

La storia della località di Palma ci riporta ai tempi nei quali in Zoldo si viveva, anzi si sopravviveva, di agricoltura e di allevamento del bestiame.

La zona era menzionata come "via del Tabià del Palma", in quanto, appena sotto l'attuale fabbricato (cioè noi), esisteva un Tabià di due famiglie di Mareson, poi crollato con la grande "nevera" del 1951.

Detto Tabià era il crocicchio, il punto di sosta e di ristoro per gli abitanti dei paesi di Pianaz, Mareson e Coi che nella zona privata in basso e nella zona dei "Colendiei" di Coltorondo in alto, andavano a falciare l'erba e di lì passavano con i fasci di fieno portati in testa, "coi de fan", per raggiungere in paese i rispettivi fienili.

Per Palma passavano gli abitanti di Pianaz, per portare al pascolo il loro bestiame nella zona di Valgranda e del Crep.

D'inverno invece vi passavano con grosse slitte di legno, per portare a casa la legna preparata d'autunno, attraverso una stradina battuta nella neve con le "ciaspe".

Nella zona adiacente al Tabià vi erano anche alcuni campi dove si coltivavano patate e orzo.

Negli anni successivi dopo la fine dell'ultima guerra, il Tabià era usato anche come "balera" clandestina, con tutti pronti ad un fuggi fuggi generale per prati e boschi in caso di segnalato arrivo dei carabinieri.

I tabià sono antiche costruzioni tipiche delle nostre montagne, un tempo adibite a fienili e oggi ormai in disuso oppure ristrutturati e trasformati in abitazioni.

Sono costituiti da una base di pietra e da una struttura sovrastante in legno. Ogni località montana ha il suo specifico modo di costruirli: nella nostra valle sono caratterizzati da un aspetto stretto e alto, come quello in figura qui a lato.

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